I disturbi d'ansia e dell'umore sono certamente i disturbi psichici più comuni. Essi provocano gravi sofferenze che rischiano di compromettere il funzionamento familiare, sociale e lavorativo della persona colpita.
Sono disturbi che possono insorgere a qualsiasi età ed indipendentemente dal sesso o dallo status socio-economico di appartenenza.
L'ansia è un'esperienza emotiva universale che, di per sé, non è inadeguata poiché rappresenta una risposta a stimoli esterni più o meno intensi (una situazione nuova o inaspettata, esame, un colloquio di lavoro, una gara, un evento di vita significativo come ad esempio il matrimonio, etc.). Nella giusta misura, l'ansia fornisce la spinta per essere più pronti ed efficienti ad affrontare la situazione. Essa rappresenta, infatti, un meccanismo protettivo per il soggetto, in quanto è finalizzata ad anticipare la percezione del pericolo prima ancora che si manifesti e a mettere in moto i meccanismi fisiologici che spingono all'esplorazione, per individuare il pericolo ed affrontarlo nella maniera più adeguata, oppure (quando necessario) all'evitamento e alla fuga.
Può succedere che allo stato d'allarme non corrisponde un pericolo reale da affrontare e risolvere. In questi casi l'ansia diviene una risposta sproporzionata o irrealistica che disturba la persone, invece di essere elemento di spinta all’adattamento ambientale.
La tristezza, la noia e, più in generale, il "sentirsi giù" sono emozioni comuni che tutti sperimentano nel corso della propria esistenza di fronte ad eventi o situazioni di perdita e di mancanza: lutti, separazioni, perdite, ricordi dolorosi, etc. Le oscillazioni dell'umore sono risposte fisiologiche e, di fronte a queste situazioni, non tutti diventano depressi: solitamente, la maggior parte delle persone riesce nel tempo ad affrontare queste situazioni e quegli eventi senza cadere nella depressione.
La depressione, intesa come disturbo clinico, presenta una caduta del tono dell'umore che è assolutamente sproporzionato rispetto a qualsiasi causa esterna che possa averlo provocato. A questa caduta si associano, inoltre, altre sensazioni: vuoto, appiattimento emotivo, a volte mancanza di sentimenti e, quasi sempre, perdita della capacità di provar piacere in quelle cose che in precedenza davano piacere (anedonia).
Dal punto di vista clinico, quindi, la depressione è una malattia che conduce la persona a vivere un netto cambiamento del suo umore e del suo modo di vedere se stesso e il mondo.
I disturbi dell'umore possono esprimersi in due sostanziali modalità, a seconda dei sintomi con cui si presentano: come disturbi depressivi e come disturbi bipolari.